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Sassuolo e il lavoro

  • Immagine del redattore: sassuolocontoanchio
    sassuolocontoanchio
  • 26 gen 2014
  • Tempo di lettura: 4 min

Quando leggo la Costituzione e mi soffermo su il primo articolo leggo quella riga in cui c’è scritto l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Mi accorgo che invece siamo in una repubblica democratica fondata sugli amici degli amici,fondata sulla burocrazia,fondata sulla rendita causa aumento delle bollette per l’aziende private e con salario fermo e bloccato. Altro che lavoro inteso come era intenzione dei padri Costituenti. Quando si vuole prendere consensi e avere applausi si parla di lavoro e questo è il terreno di gioco preferito nel campo della teoria dei giuslavoristi e i sindacalisti,niente di personale sono persone mediamente perbene. Tra loro ci sono vere e proprie eccellenze,ma in Italia sono più numerosi che ogni altro Paese europeo. Se vogliamo tornare a creare lavoro,se vogliamo attuare l’articolo 1 della Costituzione,dobbiamo creare le condizioni giuste. Secondo il mio modesto parere senza tirare in ballo le competenze di giuslavoristi e sindacalisti,bisogna ripartire da tre fattori: il fisco, si dice sempre che bisogna abbassare le tasse in campagna elettorale,mai nessuno che dica alziamo le tasse,anche solo per vedere l’effetto che farebbe sulla gente,ma poi è difficilissimo trovare amministrazioni che scelgano di rinunciare ai soldi per lasciarli nelle tasche dei cittadini. Magari si farebbe meno,ma meglio e i cittadini sarebbero più liberi rispetto se alzassi le tasse. Ridare certezza alle aziende,senza farle vivere sotto il ricatto permanente delle ispezioni. Permettiamo alla singola azienda di sapere alla fine di ogni anno quanto deve pagare. Magari con misure cautelative come l’applicazione del server dell’autorità centrale o con una chiamata al numero stabilito ,perché l’azienda paghi. Bisogna diminuire o per giunta far smettere un sistema fatto di controlli,ispezioni,processo tributario. Procedure che sono il campo di avvocati,burocrati,tributaristi,ma che non danno certezze di entrate allo Stato. E non permettono alle aziende di organizzarsi liberamente. Basta con controlli ogni sei mesi alle piccole aziende,trovando sempre imperfezione o inesattezza contabile e concentriamoci sugli evasori veri. Facilitiamo il rapporto fra contribuente e istituzione e rendiamo semplice il fisco e smettiamo di dire che le tasse sono bellissime,perché qua in Italia si paga troppo. Ci stanno ammazzando di tasse!!!Quando il Pd saprà parlare di lavoro senza riferirsi ai sindacalisti e ai dipendenti pubblici. Quando non avrà paura di dire di abbassare le tasse e dare così più equità sociale e premierà così chi lavora molto,farà forse la politica dell’Associazione Conto Anch’io a Sassuolo.Dobbiamo uscire dalle acque torbide della burocrazia,perché questo motivo si perdono diversi posti di lavoro. Quante famiglie restano senza salario perché manca un timbro,perché la procedura non va bene,perché il dirigente non ha parlato con questo o con quello,perché la sovrintendenza cambia le sue idee. Sono dell’opinione che le banche dovrebbero stare più lontane dalla politica. E avere una visuale più aperta verso i fidi di piccoli imprenditori,o i rifiuti di prestiti verso gli artigiani o verso e famiglie che devono fine nelle mani dell’usura per avere un prestito. Le banche bisogna che oltre stilare cataloghi di rischi e di paure devono diffondere anche sicurezza. E incominciamo così ad investire sul manifatturiero tradizionale,specie se di alta qualità. Dobbiamo dare più importanza alla cultura e smettere di pensare che con la cultura non si mangia,perché la cultura ci si magia e perciò apriamo più spesso il Palazzo Ducale ai turisti,facciamo ripartire il Teatro Cinema Carani dandogli possibilità di stagioni teatrali a ottimi livelli,rimettiamo in moto il cinema San Francesco,riqualifichiamo e ridiamo l’importanza alle Terme della Salvarola,ripuliamo e riqualifichiamo il Castello di Montegibbio ,e per ultimo proviamo e nella vita si può provare tutto, a far venire a giocare il Sassuolo a Sassuolo e non a Reggio Emilia. Così che possiamo ripartire e promuovere il territorio di Sassuolo.Diamo importanza a infrastrutture,stazioni,guide,formazione professionale e facciamo racconti e cartine dettagliate su tutto quello che c’è da sapere riguardo a Sassuolo per i turisti italiani e stranieri. Non lasciamo indietro l’importanza del ritorno alla terra,all’agricoltura,ai prodotti agroalimentari,al cibo,al vino e non arricciamo il naso e concediamo a questo settore l’importanza rilevante che ha. Iniziamo a capire che l’ambiente e welfare,saranno settori d’occupazione. Mettiamo i dipendenti pubblici che da sondaggi risultano troppi a fare cose utili,senza doverli per forza licenziare. La politica di Sassuolo si è preoccupata fino ad oggi della libertà di licenziare e nessuno che abbia parlato della libertà di assumere. Quando avremo sistemato il fisco,il credito e la burocrazia. Quando Sassuolo capirà che con la cultura si può mangiare,che il turismo è un’industria,che tornare a zappare non è così degradante,che Internet è il futuro perché è un vantaggio sia culturale che occupazionale. Quando inizieremo a detassare il lavoro dei giovani,discuteremo dell’apprendistato,diminuiremo gli articoli nel codice di lavoro e lo tradurremo in inglese,così che gli stranieri tornino ad investire in Italia. L’importante è darsi da fare e non lasciare le cose con tanta teoria e niente fatti.

Alessandro Rocchi (Consigliere Associazione Conto Anch’io a Sassuolo)

Associazione Culturale “ Conto Anch’io a Sassuolo”

E-Mail: sassuolocontoanchio@libero.it Tel. 346-7310852 Fax. 0536-1847553

http://sassuolocontoanchio.wix.com/contoanchiosassuolo

http://comitato-sassuolo.blog.kataweb.it

non ci sono cose di destra e di sinistra ci sono solo cose da fare…


 
 
 

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